Come realizzare un tavolo fiume con la resina epossidica?

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Come realizzare un tavolo fiume con la resina epossidica?

I tavoli fiume sono dei veri prodotti artistici unici che ricordano un fiume che scorre tra due rive di un canyon. Questi capolavori si ottengono grazie all’unione del legno, un materiale naturale e grezzo, e la resina, un materiale tecnico sorprendente che si trasforma come si desidera.

“credit : photo courtesy of JeffMackDesign Canada”

Possiamo trovare sul sito stardustcolors.it tutti i prodotti necessari per la realizzazione del proprio “tavolo sul fiume” personalizzato.

Come scegliere il tipo di legno per il proprio progetto di tavolo epossidico?

Tutti i tipi di legno ( quercia, pioppo, castagno, pino, douglas,…) non presentano le stesse caratteristiche ed alcuni sono maggiormente consigliati rispetto ad altri:
In effetti, alcuni legni sono più porosi rispetto ad altri e hanno tendenza a “bere” la resina quando questa viene colata e a rilasciare delle bolle d’aria.

Si utilizza preferibilmente un tipo di legno come l’acero, il nocciolo, l’ulivo
I legni più porosi, come ad esempio il pino, sono maggiormente consigliati.

Il legno si seleziona, inoltre, in base allo spessore, il prezzo, la forma, i motivi e il colore, più o meno chiaro. E possibile colorare il legno con un flatting per colorarlo o per renderlo più scuro o contrastare meglio con la colata di resina epossidica colorata.
Si utilizza più spesso un legno proveniente dalla radice e dalla base del tronco, con un taglio trasversale.

Preparazione del legno:

Taglio e asciugatura:

E estremamente importante avere un legno totalmente asciutto. L’asciugatura del legno può impiegare anche un anno dopo l’abbattimento.
Le assi devono essere perfettamente piane. Bisognerà, quindi, rivolgersi ad un falegname o ad un costruttore di mobili per ottenere dei tagli di qualità.

Una volta scelta l’asse, questa deve essere tagliata nella lunghezza e in mezzo: ogni metà verrà girata e i bordi piatti vengono posizionati in ogni lato della cornice della colata per costituire i bordi del futuro tavolo.

Pulire:

Ci si prende cura di preparare meticolosamente il legno, ritirando le cortecce e levigando la superficie e i suoi bordi. Per togliere i residui della levigatura e le polveri è necessario soffiare con l’aria compressa.

Stabilizzare:

Il legno è un materiale poroso che presenta delle cavità e fessure: quando è ricoperto da una resina epossidica rilascia frequentemente l’aria sotto forma di bolle.
Per prevenire la formazione e il blocco delle bolle nella colata epossidica durante il suo indurimento, si applica uno strato primario sulla totalità del legno. Per fare ciò si può utilizzare:
– il nostro trasparente all’acqua (asciugatura molto rapida)
– la resina epossidica resoltech 1010 idro-diluibile e multiuso

Con il pennello bagnare e tamponare abbondantemente ogni rugosità. Ciò vale anche per prevenire le fuoriuscite attraverso le fenditure e le fessure del legno.
In questa tappa bisogna applicare, inoltre, un flatting colorato se si trova che la tonalità del legno è troppo chiara.

Preparare la cornice della colata:

Viene realizzata una struttura per contenere la colata di resina epossidica. Si tratta dello stampo o la cornice
Questa deve essere perfettamente impermeabile e rigidamente chiusa con dei morsetti in quanto la resina è fluida e ha tendenza a scorrere facilmente se la cornice non è ermetica. Le pareti della cornice in laminato nonché l’asse del fondo sono ricoperte da un adesivo PVC brillante e resistente per facilitare in seguito lo scollamento.

I pezzi di legno devono essere tenuti fermi per evitare che si muovano o che “galleggino” dopo la colata.

E possibile applicare qualche linea di silicone per contenere le possibili fuoriuscite della colata, da ritirare in seguito.

Colare la resina epossidica:

Colare un piccolo strato di resina di 5 millimetri nella cornice prima di posizionarvi il legno e di immobilizzarlo. Ciò permette di prevenire la formazione di bolle d’aria e le fuoriuscite possibili al momento della colata.
Per questa colata fine si può utilizzare la resina epossidica Resoltech 4000 che permette un’asciugatura rapida e uno spessore di 1 o 2 cm.
Una volta che questa è indurita e che è possibile piantarvi un’unghia è possibile, quindi, far colare la resina.

Per realizzare un tavolo fiume con uno spessore della colata di più centimetri, è la resina WWA che è consiglata in quanto si tratta di una resina “lenta” per la sua durata dell’asciugatura e che permette fino a 16 cm di profondità in 1 sola colata, con un risultato trasparente e senza ritiro dopo l’indurimento.

 

Riuscire una colata epossidica:

La tecnica è facile ma bisogna rispettare due punti critici:

1 – il mix:
Dalla precisione e la qualità del mix tra la resina e il catalizzatore dipenderà il corretto indurimento della resina:
Realizzare un mix preciso, “in peso”, non “in volume” grazie all’ausilio di una bilancia di precisione.
Per far sì che la reazione chimica di polimerizzazione avvenga, è necessario che ogni particella del catalizzatore sia mescolata ad ogni particella di resina.
Per fare ciò bisogna utilizzare un contenitore rotondo e un righello per mescolare con insistenza raschiando bene i bordi e gli angoli del contenitore.
Sarà possibile versare di nuovo il mix in un secondo contenitore per mantenere il “prodotto mescolato” e far partire il prodotto non mescolato che resta sulle pareti.

2 – lo spessore e la temperatura:
La resina epossidica produce un fenomeno esotermico durante il suo indurimento: la reazione rilascia una quantità d’energia sotto forma di calore. Più lo spessore è maggiore più il calore emesso è elevato (più di 250°C !). Al di là di uno spessore di 16cm il calore non può più liberarsi.
La forma influisce sulla modalità in cui il calore si libera:

Una temperatura ambiente bassa rallenta l’indurimento mentre una temperatura più alta accelera l’indurimento e aumenta il fenomeno esotermico.

Allo stesso modo più lo spessore è grande e più la resina indurisce velocemente. Al contrario, più la colata è fine e più la durata dell’indurimento è rallentata.

Bisogna evitare assolutamente di raggiungere temperature troppo elevate e prestare, quindi, estremamente attenzione alla temperatura ambiente, alla temperatura del prodotto stoccato (la resina), alla forma e alla profondità della colata ed persino al materiale che costituisce lo stampo. Ad esempio una temperatura ambiente con qualche grado in più può causare dei difetti della resina indurita: ingiallimento, ritiro, crepe.

Colare un tavolo fiume:

Con la resina epossidica WWA, colata con uno spessore di resina di 5 cm, bisognerà lavorare in una stanza con aria condizionata e una temperatura ambiente tra i 20 e i 24°C.
Per una colata molto spessa perfettamente riuscita si sceglierà una temperatura più bassa che permetterà una durata d’indurimento allungata.
Se si ha una temperatura ambiente più alta, la soluzione è quella di fare delle colate in più volte, in spessori meno elevati e una levigatura con una spugna abrasiva tra ogni strato, per creare l’aderenza.

Asciugatura:

L’asciugatura (polimerizzazione ) si fa per una resina epossidica WWA in 2/48 ore. L’indurimento ottimale è raggiunto dopo 14 giorni.
Per accelerare l’indurimento si può vaporizzare la colata una volta asciutta, durante una notte a 40°C.

Personalizzare la propria resina epossidica con dei coloranti e delle Flakes:

Gli inchiostri:

Colorare la resina nella massa è possibile grazie agli inchiostri Candy epossidici: Sono dei coloranti super traslucidi e ultra concentrati che si aggiungono nel mix epossidico in piccole quantità. Esistono circa venti colori, dal turchese al rosso, passando dal nero, il viola, il verde limone o anche il blu cobalto. Altre tinte di tipo opaco sono disponibili.

Le Flakes in polvere:

Sono delle polveri ultra fini a base di mica che si utilizzano come “carica” per conferire un effetto iridato
Si possono aggiungere circa 25g di Flakes per Litro di mix, per creare una resina ricca di colori e scintillio.
Esistono vari tipi di Flakes, trasparenti, opache e colorate
( vedi la carta dei 48 colori di Flakes Stardust®)

Flakes e coloranti possono essere utilizzati insieme per conferire degli effetti visivi straordinari.

Rifinitura:

La resina WWA crea una superficie ultra dura e brillante. Si può certamente applicarvi di nuovo il trasparente o realizzare una levigatura con una lucidatrice e una pasta per lucidare, per aumentare la brillantezza e eliminare eventuali difetti.

Fare una tavola luminosa con una colata fosforescente:

I pigmenti fosforescenti o fotoluminescenti (sinonimo) immagazzinano la luce e la rilasciano poco a poco sotto forma di fosforescenza.
Sono naturalmente biancastri il giorno e colorati e luminosi durante la notte.
Esiste anche una gamma di pigmenti fosforescenti colorati di giorno.
Ritrovare la gamma completa con vari colori e misure, qui: polvere fosforescente

Riuscire l’applicazione con una resina epossidica:

Questi pigmenti sono compatibili con la resina epossidica e sono facilmente mescolabili.
Si aggiungono circa a g per Litro di resina.

Questi pigmenti sono abbastanza pesanti e bisogna evitare assolutamente che cadano prima che la resina sia indurita.
Affinché restino in sospensione nella resina ci sono due soluzioni:
-Utilizzare i pigmenti più fini (1-5µm ou 5-15µm) in quanto sono più leggeri
– favorire la scelta di una resina a presa rapida, come la resina Resoltech 4000 che permette l’indurimento di uno strato di 2cm in 30 minuti.

Come proteggere efficacemente la resina epossidica dagli UV?

Sebbene siano stati notevolmente migliorati nella loro sensibilità al sole,
le resine epossidiche devono proteggere dal sole, per evitare l’ingiallimento.
Resina 4000 e molto resistente agli UV, ma la resina WWA e più sensibile.

Esistono metodi relativamente efficaci per proteggere questi lavori con le resine:

1 – Applicare una vernice UV. A seconda del numero di strati, questo bloccherà gran parte della luce ultravioletta.
(applicazione dopo la levigatura con 500 fogli)

2 – Applicare la protezione in ceramica nano: questo non solo protegge in modo efficace dai graffi, ma anche dai raggi UV
(applicazione direttamente su resina secca e lucida)

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